Il Padiglione Namibia, con i suoi 22 ettari di estensione è il più grande padiglione nazionale della 59esima Biennale Arte 2022. A Venezia, nel cuore della laguna più visitata del mondo, c'è un parco naturale ospitato da un'isola che guarda l'Arsenale: in questo angolo di paradiso, in contrasto con la confusione dei canali e l'atmosfera elettrica dei party glamour, ha trovato ospitalità per il suo debutto Biennale Arte il Padiglione della Namibia. L'isola si chiama Certosa, per i resti del monastero che i benedettini ersero per trovare il loro spazio di pace in quella che un tempo era la las vegas del mondo.
Il Padiglione mette in mostra le opere di RENN, artista controcorrente che negli ultimi anni ha disseminato il deserto del Namib con suggestive sculture di pietra, senza mai cercare riconoscimento né firmare le opere. Il curatore ha incontrato le opere per caso, folgorato dalla tecnica che trasforma una selezione di pietre in figure umane plastiche: leggere e in movimento ossimorico con la loro consistenza. L'artista non scolpisce, ma passa lunghe ore nel deserto per scegliere i frutti del deserto che meglio possono raffigurare parti del corpo.
L’obiettivo dell’Associazione è quello di migliorare la qualità della vita di bambini, per lo più orfani, adolescenti e giovani ragazze madri, che vivono in condizioni di estrema precarietà.